Perché chi vuole la libertà finanziaria spesso non sa cosa vuole fare nella vita?

In un precedente articolo ti parlavo di come la libertà finanziaria sia un concetto così potente e persuasivo che è in grado di avvinghiarsi nel tuo cervello e FARTI FARE cose che normalmente non faresti nemmeno.

Ora: per “liberarsi” dal concetto di libertà finanziaria e iniziare a vivere in modo CONSAPEVOLE di chi sei e cosa vuoi, è opportuno farsi alcune domande, e darsi delle risposte (un po’ come il caro vecchio MARZULLO).

“Si faccia una domanda, si dia una risposta.”

Allora la domanda che dovresti farti è questa: MA TU cosa vuoi fare davvero nella vita?“


Quando incontro persone giovani che mi dicono “voglio la libertà finanziaria”, la cosa che non posso non notare è che quasi tutti loro sono INCONSAPEVOLI di cosa vogliono veramente.

Cioè, non è che vogliono la libertà finanziaria, piuttosto non vogliono l’opposto della libertà finanziaria.

Normalmente faccio colloqui di lavoro a persone che arrivano dal mondo della formazione e, quindi, accade spesso che io gli dica la frase “che cosa cerchi nella vita”.

E quasi tutti: “La libertà finanziaria”.

Oppure la sua variante più elegante, ovvero “voglio diventare coach”.

E io: “che cacchio eccone un altro.”

Ah, sul discorso coach, poi un giorno aprirò una parentesi, ma quel giorno non è oggi.

Ma allora, dopo TOT volte che sento sta frase, ho pronta la mia controffensiva strategica partorita da una mente imprenditoriale troppo stufa di sentire questo jingle e la controffensiva è:

“Ma DOPO che hai ottenuto la libertà finanziaria, DOPO che hai fatto un anno a viaggiare e visitare il mondo, e i tuoi soldi entrano in automatico, e hai aiutato gli altri a fare lo stesso (nota bene, non sono esempi a caso, sono esempi di “target” messi in testa spesso dai formatori ai loro clienti, cioè sono idee che non originano dalla mente dei clienti stessi). Beh, DOPO TUTTO QUESTO DOPO che cosa vorresti fare nella vita?”

Beh, a questo punto, si apre di solito una fase di SILENZIO IMBARAZZATE.

Cioè, il mio povero malcapitato candidato mi guarda e non sa cosa dirmi!

Boh, e chi ci aveva mai pensato così in là.

E poi, i più coraggiosi, tirano fuori ciò che loro DAVVERO vorrebbero fare:

  • “Beh Giulio, io vorrei insegnare ma… non ho i soldi per farlo.”
  • “Vedi Giulio, io mi annoierei a non fare nulla tutto il giorno, ma della libertà finanziaria mi piace la libertà di poter fare ciò che desidero.”
  • E ancora: “Giulio, io non so cosa voglio. Non ci ho mai pensato.”

Ed ecco che a tutte queste persone, che vengono a fare un colloquio da me, tutto di colpo si “blocca l’incantesimo”.

Si accorgono che stavano seguendo la strada più LUNGA e tortuosa per arrivare a fare una cosa… che magari potevano iniziare a fare subito.

Si accorgono che stavano scappando dalla ruota del criceto, concetto nemmeno questo LORO, ma che in fondo non il fatto della ruota del criceto che non gli piaceva, ma se vuoi il colore della ruota, cioè il tipo di ruota.

Perché ben vengano le ruote del criceto, se stai bene e vivi felice.

Perché la vita, e questo lo diceva Einstein, è come una bicicletta: devi continuare a pedalare per mantenerti in equilibrio.

Dunque, non c’è mai un momento in cui sei “libero finanziariamente” e non fai una mazza.

Perché se lo fai… muori!

Ma dico sul serio.

Muori dentro. Invecchi, HAI FINITO.

Dunque, in ottica di creare una mente imprenditoriale consapevole dentro di te, ti dico questo: non c’è nulla di male a inseguire la libertà finanziaria.

In fondo anch’io la inseguo, a mio modo, o forse ce l’ho già, dipende da come la definisci.

Tuttavia, almeno cerca di sapere cosa stai facendo, e fallo per i motivi giusti.

Sì, hai ragione, se hai letto il mio precedente articolo allora sai che c’erano altri punti su cui parlare di questa libertà finanziaria, ma, per il famoso esperimento della soap opera che sto seguendo, di questo ne parliamo nella prossima puntata.