Come puoi sfruttare la potenza dell’inconscio grazie a una semplice tecnica

Nel video della Mente Imprenditoriale si parla spesso di inconscio e di come controllarlo, così da poter sfruttare la potenza di calcolo dell’inconscio a proprio vantaggio, naturalmente a vantaggio del business.

Allora, a questo proposito, oggi ti parlo di una tecnica leggendaria, nel senso che non si sa esattamente se sia realmente accaduta.

Una tecnica che però ti aiuta proprio a fare questo: ti aiuta a sfruttare appieno la potenza dell’inconscio.

Allora, l’ipnosi, di cui tra l’altro c’è un bel corso dedicato su CORSI.it, ci insegna che nel momento in cui le onde cerebrali emesse dal cervello, appunto, iniziano a rallentare, quindi quando si passa dal cosiddetto stato Alpha, cioè lo stato di “veglia”, allo stato Delta, lo stato di sonno profondo, ecco è in quel momento che il ruolo dell’inconscio nella nostra mente è sempre più potente e presente.

Ora, forse sai già che l’inconscio è in grado di elaborare una capacità di calcolo nettamente superiore al conscio.

Si parla di 40 bit per secondo contro 20 milioni di bit al secondo, naturalmente questi sono calcoli fatti molto a spanne, ma giusto per rendere l’idea: poco contro tantissimo.

Ma una cosa è sicura quindi, cioè che quando l’inconscio lavora su qualcosa, è in grado di filtrare da tutto ciò che conosci tutta una serie di idee e soluzioni che la mente conscia, presa da tutto da quello che deve gestire, fatica a fornirti.

Dunque, il trucco è questo: quando pensi ad un problema o stai cercando una soluzione creativa, più riesci a focalizzare l’inconscio su quel problema, più hai possibilità di trovare idee geniali o idee che fanno la differenza.

Per fare questo ci sono una miriade di tecniche diverse, ma oggi ne condivido con te una molto simpatica ,che sembra fosse un’abitudine di Salvador Dalì, il famoso pittore.

Si dice che lui la usasse per trovare idee e spunti per i suoi quadri.

Il trucco di Dali era questo: quando cercava ispirazione, aveva un processo in più step, prima focalizzava la sua mente su ciò che voleva realizzare, poi prendeva un cucchiaio e, infine, si sdraiava su un comodo divano in posizione terribilmente comoda, pronto a prendere sonno.

A quel punto cosa accadeva?

Che proprio sul più bello che Dalì stava per addormentarsi… TAC!

Il cucchiaio cadeva e faceva rumore, e a quel punto ecco che Dalì si svegliava con uno stato di onde cerebrali molto vicino allo stato “Theta”, cioè quello stato di mezzo tra il sonno e la veglia.

In questo stato si dice che Dalì fosse in grado di guidare la sua mente, in modo conscio, nella direzione di cercare informazioni e visioni che altrimenti non sarebbero state alla sua portata.

Beh, devo dire che io oggi uso un metodo diverso rispetto al suo, ma il concetto di fondo è lo stesso.

Dunque, se anche tu vuoi provare a dialogare con l’inconscio, ma in modo conscio (scusa il gioco di parole), beh, in fondo ti basta un cucchiaio. 🙂