Chi era Michael Burry e perché è un grande esempio da seguire?

Qualche tempo fa ho visto un film bellissimo, che ti suggerisco di guardare, perché, anche se sembra che non c’entri niente, in realtà fa veramente crescere il tuo Atteggiamento Imprenditoriale.

Il film si chiama “The Big short”, ed è la storia di Michael Burry un tipo estremamente eccentrico e anche più nerd di me, che è dire molto, che però è un mega geniaccio degli investimenti in borsa.

Dunque, nel 2005 si accorge, molto prima che il mercato immobiliare crolli, che tutti i rating delle agenzie che esprimono la qualità degli investimenti immobiliari sono delle terribili farloccate, cioè sono tutti falsi.

Si accorge, insomma, che tutti i prestiti, basati su un mutuo immobiliare americano (non tutti, ma una gran parte), sono prestiti che in realtà hanno un’altissima probabilità di non venire onorati da chi li ha contratti.

Quindi non sono certi come gli investimenti sicuri AAA+ che le banche vorrebbero far credere.

E per accorgersene questo signore fa una cosa che nessun altro aveva mai pensato di fare, cioè si mette a scartabellare tutte le pratiche di mutuo che appartengono ai grandi fondi di investimento americani e le analizza una per una, cioè ma parliamo di migliaia e migliaia di pratiche di mutuo!

Ecco questo signore, dopo tutto questo lavoro, si convince, contro ogni dubbio, che il mercato immobiliare crollerà.

Allora cosa pensa di fare?

Beh, pensa di scommettere una valanga di milioni di dollari al ribasso.

Ora, scommettere al ribasso vuol dire che se il mercato crolla, lui guadagna, se il mercato rimane com’è o si alza di valore, allora lui perde, e perde una quota mensile del suo investimento, insomma, un po’ come pagasse delle rate di un mutuo.

Ora, fin qui niente di strano, se non per il fatto che all’epoca non esistevano prodotti finanziari che consentissero di scommettere al ribasso sul mercato immobiliare e questo perché, visto che tutti consideravano il mercato immobiliare estremamente solido, nessuno ci aveva mai pensato prima.

E qui c’è la prima grande lezione per la tua Mente Imprenditoriale.

Cioè questo qui è così convinto della sua idea che dice: “Vabbè che problema c’è se non esistono? Me li faccio creare questi prodotti che mi consentano di scommettere contro il mercato immobiliare.”

Anche perché le banche erano molto contente della scommessa di questo signore, perché erano così sicure che il mercato immobiliare non sarebbe mai crollato, che per loro era un’opportunità per fare soldi facili, soprattutto perché questo qui investiva in modo pesante.

Beh, la fine della storia penso che tu la conosca già: circa nel 2008, intorno a settembre, cadono le prime banche d’affari, inizia Lehman Brothers e poi naturalmente a catena vengono giù tutte le altre, e in quel momento il nostro amico, che si chiama Michael Burry, fa fare al suo fondo quasi il 500% di guadagno su una base di milioni e milioni di dollari.

Ma la storia interessante, a mio avviso, non è tanto l’episodio della caduta delle banche, le implicazioni etiche eccetera, è, invece, pensare a che palle giganti c’aveva sto Michael Burry.

E questa è la seconda grande lezione che ti puoi prendere da questo film per la tua Mente Imprenditoriale.

Sì perché quando Burry ha scelto di investire contro il mercato è stato naturalmente preso per pazzo e deriso, non solo da tutte le banche, ma soprattutto dai suoi colleghi, i suoi partner nel fondo di investimento e addirittura i suoi stessi clienti, cioè quelli che avevano messo i soldi nel fondo.

Quindi tu immaginati un attimo la situazione psicologica:

1) Tu cliente hai messo i soldi in un fondo comune d’investimento che ha sempre per performato bene.

2) A un certo punto il gestore del fondo fa una cosa che sembra totalmente priva di senso.

3) Allora i soci cercano di farlo rinsavire, ma lui è convinto di avere ragione.

Magari tu starai pensando: “vabbè, se è un genio, probabilmente sarà così, in fondo ha sempre fatto bene fino adesso”, ma poi passa il primo mese, il mercato immobiliare sale e il fondo dunque, scommesso al ribasso, inizia a perdere soldi.

Poi passo un anno e il mercato ancora sale e il fondo perde soldi, passano due anni… stessa cosa.

Beh, a quel punto ovviamente la paura di perdere tutto da parte degli aderenti al fondo comincia a diventare un tantino concreta.

Quindi la gente comincia ad incacchiarsi sul serio.

Addirittura, nel caso di Burry, un grosso numero di investitori cerca a quel punto di uscire dal fondo, anche in perdita, pur di riprendere i loro soldi, perché la loro paura era di perdere tutto.

Ma cosa fa Burry? Invoca un cavillo nel contratto e impedisce ai suoi clienti di uscire.

Insomma, sto Burry è solo contro tutti, dentro e fuori da casa sua, ed è anche deriso da tutti.

E alla fine anche lui non ha la sfera di cristallo, cioè sa che tutto prima o poi crollerà, ma in fondo anche lui non può essere certo del quando.

E sai, quando hai centinaia di milioni di dollari, non tuoi, investiti, beh anno più anno meno fa tutta la differenza del mondo, visto che paghi ogni mese l’esito della tua scommessa.

Ma Burry si fida del suo lavoro, si fida ciecamente della sua conoscenza del mercato, è sicuro al 100% che le cose andranno come poi sono andate.

Ora, immaginati tu, invece, cosa avresti fatto al suo posto: sei un uomo di successo, hai una posizione importante e prendi una decisione basandoti su tutto quello che ha imparato in una vita, ma tutti ti danno contro, tutti pensano che stai sbagliando, tutti ti dicono: “guarda che rischi di perdere tutto, fermati subito!”, ma tu se li ascolti, a quel punto, sbagli sul serio.

Ora, quante volte ti è successo di vivere una situazione simile a quella di Burry?

Quante volte hai preso una decisione in cui credevi, ma visto che eri solo contro tutti hai poi cambiato idea?

Quante volte ti sei fidato degli altri anziché di te stesso?

Pensaci e la prossima volta che ti succede ricordati di Michael Burry e delle sue palle quadrate.