Sei oberato di lavoro? Allora prova la tecnica dello “Stop & Go”

 

Qualche settimana fa mi è capitato di incontrare una famiglia di imprenditori veramente in gamba, ma che si travano in un periodo in cui si sentono davvero oberati di lavoro.

Parliamo di gente molto attiva, gente che ha un’impresa di famiglia, un’attività di network marketing come business secondario e in aggiunta in quel momento una situazione in cui stavano affrontando una grande trasformazione familiare.

Allora questi qui mi raccontano un po’ la loro storia e mi raccontano come in questo momento specifico stiano andando avanti un po’ per inerzia.

Cioè, la loro sensazione è di affrontare una cosa dietro l’altra, un po’ l’azienda, un po’ la famiglia, un po’ il network, un po’ la casa, ed è tutto un grande casino: si sentono stanchi, si sentono spossati, la sera arrivano a casa demoliti totalmente e la mattina, soprattutto, non sentono quella “voglia di fare” che dovrebbe sempre caratterizzare una mente milionaria ben allineata.

Insomma, mi dicono che è un po’ come se fosse la nave che stesse portando loro da qualche parte, anziché essere loro a dirigere la loro nave.

Così, gli suggerisco quella che secondo me è l’unica cosa da fare in momenti come quelli, è una strategia che ho chiamato dello “stop and go” ed è una strategia molto molto semplice come vedrai, anche se un pelo controintuitiva.

La strategia funziona così, in pratica ti dice: quando sei nel casino più totale, cioè super oberato di lavoro, super pieno di cose da fare, la cosa che dovresti fare è fermati, ma fermarti sul serio.

Mi spiego meglio, in sostanza il suggerimento è quello di farsi un bel weekend totalmente fuori da quello che è il tuo mondo normale.

Attenzione non è che devi andare per forza in luoghi esotici, ti basta veramente andare in un prato in collina, ma devi fare attenzione a quello che vai a fare.

Qui non si sta parlando di andare a fare una vacanza nel senso normale del termine, cioè un momento dove vai a svagarti perché nel mondo dove viviamo noi oggi, svagarsi non vuol dire svuotare la mente, vuol dire, invece, caricarla di molte altre cose.

Cioè, se tu vai al cinema, alla spa o se vai dagli amici, in realtà non ti aiutano a trovare il tuo centro, invece, quello che hai bisogno in momenti come quelli è esattamente l’opposto, è connetterti con te stesso.

Quindi, scaricare a terra tutte le cose che sono inserite nella tua mente per poterle a riorganizzare.

Quindi, la regola è semplice: o ci vai tu da solo, o tu da solo con la persona, o il gruppo di persone con cui vuoi ritrovare questo allenamento, per cui tu e il tuo team, tu e tua moglie, tu e i tuoi figli, quello che vuoi tu, però devi andare tu, la persona con cui vuoi trovare allineamento e il tuo fido blocco di appunti.

E in quella circostanza suggerisco di non portarsi dietro internet, a meno che internet non sia, come dire, necessario per il lavoro di riorganizzazione delle idee che devi fare in quei due giorni.

Ecco, quindi quando hai fatto la parte più difficile, cioè ritagliarti questi due giorni organizzandoti con baby sitter, lavoro e tutto quello che vuoi tu, a quel punto inizi ad analizzare la tua giornata partendo da 3 domande chiave.

1) La prima domanda è: chiedermi dove voglio veramente andare in termini di salute, tempo libero o in termini di azienda. Insomma, qualsiasi sia il tuo obiettivo.

2) La seconda domanda è chiederti: “cosa posso fare per arrivare lì dove voglio andare?”

3) E la terza è: “cosa posso non fare più per arrivare lì?”

Ecco, vedrai che questo ambiente di centratura, più queste tre domande chiave, saranno più che sufficienti a far ripartire la tua mente con un nuovo focus, e vedrai: cureranno la stanchezza e la mancanza di voglia di fare molto più di medicinali e integratori.

Prova e fammi sapere.