È meglio gestire il personale con una leadership morbida o dura?

Allora, quando cominci a dover gestire il personae e hai più di 10 dipendenti che lavorano tutti nello stesso ufficio, arriva un punto in cui devi DAVVERO iniziare a pensare da imprenditore.

Quale stile di leadership ha più senso usare?

Un modello più “morbido”, dove ascolti tutti, hai una buona parola per tutti, e alla fine, con molta calma e con il giusto tempo, cerchi di far capire le cose ai tuoi collaboratori?

O una leadership più dura, basata sul dire la verità, e dirla VELOCEMENTE, magari verità che il collaboratore preferirebbe non sentire, e senza “addolcire la pillola”?

Beh, nel mio ufficio ho avuto modo di vedere gli effetti di entrambe gli stili, e oggi condivido con te cosa è successo.

Occhio però, non voglio dirti che una versione sia migliore dell’altra in senso assoluto.

Ti dico solo la filosofia che ho scelto io personalmente su come gestire il personale, e perché l’ho scelta.

Allora: in linea di principio quello che ho scoperto è che la leadership “morbida” ha un indubbio vantaggio, soprattutto per il leader, cioè quello di farsi amare più facilmente dallo staff.

Ed essere amati da tutti è un vantaggio: perché tutti, in caso di bisogno, sono disposti a seguirti e, probabilmente anche si sbattono di più con l’azienda di quanto magari non farebbero normalmente.

Tuttavia, è anche vero che questo stile di leadership presenta diversi rischi.

Prima di tutto, le persone entrano in una confidenza “sbagliata”, passami il termine, con il leader.

In pratica diventi più una specie di amico che un leader, e questo, nel breve fa sentire meglio te e i tuoi collaboratori… ma nel lungo rischi di pagarlo.

Poi, e questo è il problema più grosso, con una leadership “morbida”, il progresso del tuo collaboratore è lento.

Molto, molto lento.

È un po’ come se devi insegnare uno ad andare in moto ai 300 allora: il leader morbido inizia dalla bicicletta, poi passa al motorino, e alla fine la moto.

È chiaro che è un modo più accogliente per chi lo riceve… ma richiede tempo.

Oppure c’è l’altro modo.

Metti l’omino subito su una moto da corsa.

Gli dai le chiavi, e via, battesimo della pista ai 200 all’ora.

Quale modello ho scelto io?

Beh, tu prova a indovinare, personalmente io sono tanto più “intransigente” con le persone che lavorano con me, quanto più tengo a loro: dunque direi, leadership dura.

Ci sono 2 motivi per cui ho fatto questa scelta.

Il motivo 1 è che più tengo a una persona, più tengo che questa persona raggiunga il suo potenziale pieno il più velocemente possibile (anche se deve passare attraverso frasi forti o momenti spiacevoli).

Il motivo 2 è che nel mercato dove mi trovo io, quello di Internet, le cose vanno molto molto veloci, oggettivamente non c’è tempo di “far crescere” una persona che non abbia una genuina e vera fame di crescere.

Ora: i contro di questo stile di leadership naturalmente sono che così, nel breve, perdi persone per strada, oltre a creare un clima più diciamo così “performance based in azienda”; che inevitabilmente porta un livello di stress più alto.

Questi 2 sono dei costi inevitabili se agisci in questo modo.

D’altra parte, però, il mio personalissimo parere è che il compito del leader non sia quello di fare in modo che le persone non se ne vadano, se non sono le persone giuste.

Il compito, o forse il dovere di un leader nella mia visione è, invece, creare un ambiente dove le persone veramente fighe, cioè i potenziali fuoriclasse, possano crescere il più velocemente possibile.

E se tu, invece, crei un ambiente dove “rallenti” la crescita di chi se lo merita per “aspettare” la crescita di chi ha semplicemente meno voglia di fare o, peggio ancora, non ci arriva proprio… beh, stai strutturando un’azienda con all’interno una logica piuttosto perversa.

Dunque in sintesi: scegli la leadership che vuoi, ma fai attenzione a una sola cosa: qualsiasi essa sia, fai in modo che la dirigenza sia allineata su un solo modello di leadership.

L’unica cosa che non va bene, è mischiare i 2 stili.

Questo credimi, nel lungo, crea solo casini.