Stai veramente facendo TUTTO il possibile per il tuo business?



Ti sei mai trovato in situazioni di VITA o di MORTE, ma davvero?

Beh, a me è successo.

Mia moglie aveva appena partorito il terzo figlio e succede il casino che non vorresti accadesse mai: a causa di una emorragia interna la sua vita, la vita di mia moglie, era in serio pericolo.

Google diceva che nelle prime 24 ore le probabilità di decesso erano superiori al 50% (ah, fatti un favore: non guardare MAI Google quando ti succedono casini di salute).

Beh, inutile che ti dica che momento terribile fosse quello: letteralmente non sapevo a che Santo votarmi.

Ma in quel momento la mia Mente Imprenditoriale si è attivata (sempre sia lodata) e ha iniziato a snocciolare 2000 modi, più o meno assurdi, affinché io potessi “dare il mio contributo”.

Insomma, finito il panico iniziale, mi sono chiesto: COSA POSSO FARE IO ADESSO?

Come posso influenzare la realtà per quel poco che posso fare?

Beh, nel giro di pochi minuti, via tutta l’emotività che mi bloccava, mi sono messo a mettere giù una serie di STRATEGIE più o meno assurde.

Cosa poteva giovare ad una donna su un letto di ospedale?

Vediamo:

  • un supporto auditivo: parlarle
  • un supporto “quantico”: le visualizzazioni
  • un supporto “pranico”: “l’imposizione delle mani”
  • e naturalmente, il sempreverde, supporto “spirituale”: in pratica se esiste qualche Santo, beh, quello era il momento di venire giù

Ora lo so che tu sentendo questa lista starai pensando: “ma cosa si è bevuto il Marshall oggi?”

Beh, lascia che ti dica che su questi argomenti in effetti ho molti più dubbi che certezze.

Ad esempio, benché personalmente io sia CERTO che la mente influenzi la realtà, su cose tipo “imposizione delle mani” e roba simile, onestamente non ho avuto né il tempo (neanche la voglia) di fare uno studio approfondito.

Quello che so è che di sicuro, almeno dal punto di vista del placebo per chi FA (cioè io) e chi riceve (cioè lei in quel caso) tutta sta roba ha un suo perché.

E comunque era una situazione disperata, quindi perso per perso, il mio discorso era questo: anche se quello che faccio spostasse la probabilità dello 0.001% di superare indenni questo momento, beh, valeva la pena tentare.

E allora, credimi: ho fatto di tutto.

Le ho messe in campo tutte: ma non così per fare.

No no: ero concentratissimo tipo cavaliere Jedi.

Avevo le mie mani su di lei, ero concentrato sul visualizzare il processo di guarigione, intanto le parlavo, e così via.

Non solo: ogni 3 secondi “monitoravo” il risultato: ricordo che c’era un tubicino che faceva uscire il sangue da dentro la pancia.

E se il sangue continuava ad uscire non era cosa buona.

Dunque ogni tot tempo provavo roba nuova e cercavo di capire se questo mio “fare di tutto di più” avesse o meno influenzato il risultato.

Ora: è OVVIO che non era assolutamente detto ci fosse una correlazione tra ciò che facevo e ciò che accadeva.

Tuttavia io potevo fare solo una cosa: ovvero tutto quello che era in mio potere.

E questo è ciò che ho fatto.

Ora, prima che ti dica com’è finita questa storia, vorrei mettere la tua attenzione su questo.

Parlando del tuo business, o del tuo progetto, o del tuo SOGNO puoi veramente dire di stare facendo TUTTO IL POSSIBILE, ma veramente TUTTO IL POSSIBILE?

Una cosa è sicura: se ci tieni davvero al tuo sogno, al tuo business, o al tuo lavoro… comunque vada, è meglio tu sappia di aver fatto tutto ciò che era in tuo potere, e forse anche oltre… piuttosto che finire con il rimpianto di non esserti impegnato abbastanza.

Ah, per la cronaca, mia moglie oggi sta bene, e mia figlia anche.

Quindi bravi i medici svizzeri… e forse… bravo anch’io.