Come puoi gestire al meglio un team di lavoro?

 

Oggi voglio metterti in guardia da un comportamento pericoloso che accade un po’ in tutti gli uffici, in modo che tu possa poi capire come gestire al meglio un team di lavoro.

Con una struttura così, che tra l’altro è una struttura ultra tipica, normalmente il responsabile sarà il responsabile del risultato finale e risponderà a sua volta a qualcun altro mentre i membri del team saranno coloro che portano avanti lo sviluppo dei progetti.

Il problema di questo tipo di struttura è che chi fa parte del team avrà sempre la tendenza intrinseca a non prendersi la responsabilità di fare scelte in autonomia, e tenderà invece a chiedere continuamente aiuto al responsabile.

Dall’altra parte il responsabile, poiché è il responsabile del risultato finale, tenderà a coprire il lavoro di tutti gli altri e, magari, a fare lui stesso cose che spetterebbero al team.

La tendenza normalmente va in questa direzione per due motivi:

1 – Uno perché il responsabile ha bisogno di fare le cose in velocità, e spesso purtroppo non ha tempo di insegnarle.

2 – Due perché a volte il responsabile non vuole far crescere gli altri, per rischiare che loro diventino responsabili al posto suo.

Tuttavia, oggi voglio darti uno spunto che può essere interessante da applicare con il tuo team, e parto da un caso realmente accaduto in azienda da noi.

Ad un certo punto uno doveva modificare una pagina web.

Per farlo un membro del team doveva collegarsi al server FTP, cosa che non aveva mai fatto prima.

Dunque, a quel punto ha insistito per chiedere al responsabile come fare questo passaggio, ma il responsabile, preso da mille altri impegni, ha risposto: “faccio io che faccio prima.”

Ora, questa risposta pone in essere il classico dilemma: cosa doveva fare il responsabile in quel caso?

Doveva “perdere tempo” ad insegnare una cosa che magari si sarebbe usata in futuro molto poco?

O doveva dire al membro del suo team “trova la soluzione, ti giro solo le password del server”?

Beh, come immagini non esiste una soluzione che va sempre bene.

Solo la consapevolezza può dirti quale sia la soluzione migliore in base alla proprietà del momento.

Io però posso dirti l’orientamento che cerco venga seguito in azienda da me.

Personalmente mi piace rendere le persone del team il più indipendenti possibili, perché credo che nel lungo periodo questa sia la scelta che paga di più.

Dunque nel caso specifico dare un input del tipo: “guarda, hai 10 minuti per capire come collegarti ad un server ftp, queste sono le password”.

Ecco: questo qui mi sembra un buon compromesso.

Cioè, la logica di fondo è quella di tentare ogni volta che puoi di addestrare il team a trovare in autonomia una soluzione… anziché non addestrarlo a bloccarsi e chiedertela.

Anche perché nel mercato di oggi ci sono situazioni così complesse che l’ultima cosa che vuoi è un team di persone che aspettano la risposta da qualcuno, o peggio ancora che di fronte ad un problema nuovo si bloccano completamente.

Di problemi nuovi, oggi come oggi, roba che nessuno ha mai visto prima: ce ne sono fin troppi.

Certo: a volte per motivi di tempo non si può usare una soluzione del genere.

Ma il mio orientamento è che conviene sfruttare ogni singola occasione che si presenta per creare un team di risolutori di problemi, non di condivisori di problemi.

Insomma: secondo me un concetto che un buon responsabile dovrebbe sempre comunicare al proprio team è questo: se vieni da me, vieni con una soluzione, o almeno anche una proposta di soluzione.

Non venire da me solo con un problema.