In molti credono che il successo sia questione di talento misto a fortuna.
Ma è davvero così?
Oggi voglio raccontarti una storia molto emblematica, che riflettendoci ti farà capire se avrai successo (o comunque se sei sulla buona strada per raggiungerlo).
Devi sapere che da ragazzino giocavo a baseball: hai presente quello sport dove ti tirano la palla e devi battere con la mazza?
Ecco, il fatto che ho giocato a baseball da ragazzino ha fatto sì che nella mia tesa, oltre che i nomi di grandi calciatori, c’è anche lo spazio per qualche grande giocatore di baseball.
Uno dei giocatori più forti di tutti i tempi nel baseball, una specie di Pelè di quello sport, si chiama Joe Di Maggio.
Giusto per darti un’idea della dimensione del personaggio: questo Di Maggio detiene ancora oggi il record di partite consecutive nelle quali ha fatto una battuta valida, cioè una battuta che permette nel gioco di avanzare in una delle basi, cosa per nulla facile.
Ecco questo signore è riuscito a farlo per un totale di 56 partite consecutive, stilando un record che dura ancora oggi da oltre 70 anni.
Insomma, parliamo di una leggenda assoluta.
Beh, c’è un aneddoto interessante che mi piace ricordare su Joe di Maggio, anche se non è chiaro se sia realmente accaduto, però siccome è interessante te lo racconto lo stesso.
Si narra che un bel giorno un giornalista andò a trovare Di Maggio a casa sua per realizzare un’intervista e gli chiese una domanda che fece incavolare di brutto il nostro Di Maggio.
Gli chiese: “senti un po’ Joe, come ci si sente ad essere un battitore così fortunato da avere un talento di nascita così determinante come il tuo?”
Beh, si narra che a sentir quella frase Joe di maggio chiese al giornalista di venire con lui nel seminterrato.
A quel punto prende la mazza da baseball e…. no no no, non lo riempie di mazzate, stai tranquillo!
No, invece, inizia a prendere in mano la mazza, si mette in posizione come se dovesse battere, e si mette a fare una serie di Swing, cioè dei movimenti che simulano una battuta.
E prima di ogni battuta dichiara che tipo di palla immaginaria stava simulando, tipo: palla alta, swing, palla interna, uno swing diverso e così via.
E dopo aver terminato gli swing su qualsiasi tipo di lancio che avrebbe potuto ricevere, Di Maggio mette giù la mazza, prende un pezzo di gesso bianco e disegna una tacchetta sul muro.
A quel punto accende tutte le luci della stanza, e lo spettacolo che vede il giornalista lo lascia totalmente senza parole.
Sulla parete ci sono migliaia di tacche bianche: tanto da riempire l’intera parete.
A quel punto Di Maggio guarda il giornalista e gli dice: “non provare mai più, MAI PIÙ a dirmi che ho un talento di nascita”.
Ecco, questa storia sembra che sia metà vera e metà leggenda, sembra infatti che non fosse Di Maggio l’uomo ad aver fatto questa pratica nel seminterrato, ma un suo collega, comunque un vero fenomeno anche lui.
Ma questo non è rilevante: il messaggio che voglio passarti è questo: allena i tuoi talenti, o sono mazzate… sul serio!