Una stratetegia (di un cattivo) per imparare l’auto disciplina

 

Nel mitico film “Il buono il brutto e il cattivo” del 1966 (e no no, non ero ancora nato in quell’anno) il cattivo di turno di professione fa il SICARIO, ma non è un sicario qualunque è un sicario professionista e vero e prorio maestro di una ferrea auto disciplina.

Anzi, è l’emblema del sicario professionista.

ll sicario super pagato, super affidabile e come tutti coloro che raggiungono l’apice nella loro professionalità è una persona tutta d’un pezzo con un insieme di regole morali, forti e incontrovertibili.

Insomma, io direi una mentalità imprenditoriale ben settata e di livello superiore.

Ora, “il cattivo”, interpretato da Lee Van Cliff, e il cui personaggio si chiama “SENTENZA” (nome tra l’altro molto evocativo) sa molto bene una cosa: il suo valore come professionista non è dato soltanto dalla sua abilità di uccidere il malcapitato di turno (e scusate se è poco), invece, è dato anche dalla sua “auto disciplina” come professionista e dalle regole “etiche” che la auto regolano.


Per questo motivo il film inizia con il cattivo che va a trovare un pover’uomo che dev’essere ucciso su commissione.

Il committente ha pagato il cattivo 500 dollari per far parlare il mal capitato, e alla fine, ucciderlo così.

Sentenza va a trovare la sua vittima, ma riceve un’offerta inaspettata: la vittima gli offre 1000 dollari per ammazzare il committente… e risparmiare lui!

A questo punto Sentenza molto educatamente accetta l’offerta solo che poi dice: ”Ma anche lui ha pagato…e io ho una mia regola: quando uno mi paga gli porto sempre a termine il lavoro.”

Eh sì: in sostanza Sentenza si prende i 1000 dollari, ammazza il malcapitato e intanto si procura un nuovo lavoro.

Allora, immaginati una cosa quanto un comportamento così ti definisce come professionista e come uomo, quanta “etica”, quanta correttezza morale c’è in un gesto del genere.

Ovviamente fa un po’ sorridere perché, in questo caso, questo evento è legato ad un personaggio cattivo e ad un atto sbagliato, ma la logica dell’essere un professionista che segue le sue regole morali, le sue, naturalmente è senza dubbio più che rispettabile ed è qualcosa che fa davvero la differenza nella vita delle persone.

Ecco perché è fondamentale che la tua mente imprenditoriale sia basata su regole di comportamento ben precise e che tu sia sempre consapevole del tuo flusso di pensieri, e di quali sono i confini all’interno dei quali ti muovi.

Dunque, se devi inserire una nuova regola nella tua mente imprenditoriale oggi inserisci questa: “quando ho un obiettivo in mente porto sempre a termine il lavoro.“

Ad esempio, devo scrivere 10 articoli di blog?

“Porto sempre a termine il lavoro.”

Devo raggiungere quel KPI nel mio business?

“Porto sempre a termine il lavoro.”

Devo sentire 10 fornitori, e non uno di meno?

“Porto sempre a termine il lavoro.”

Beh, poi in realtà la storia del nostro film, ha anche un seguito.

Infatti, Sentenza ha preso sì i soldi del malcapitato e ha portato a termine il lavoro come previsto, ma quello che succede dopo è ancora più interessante.

Questo è ciò che dice Sentenza, dopo che il suo “datore di lavoro” lo paga con la cifra promessa: “ah, già, dimenticavo, lui me ne ha dati 1000. Sai, voleva che io ti ammazzassi. Il guaio è che quando uno mi paga, gli porto sempre a termine il lavoro…e tu dovresti saperlo.”

Ok ok, direi di censurare naturalmente quello che accade dopo, ma insomma direi che il nostro amico Sentenza è veramente un gran figo, solo un figo che ha votato la sua mente dal lato sbagliato è assolutamente fuori di discussione.

Ricordati che anche da persone così c’è molto da imparare a livello di auto disciplina, basta portare ciò che fanno dalla parte giusta.