Il programma mentale di Tim Duncan che puoi usare per un business etico e consapevole

 

Abbiamo parlato del costo sociale della disonestà: un costo che colpisce indistintamente tutti, ma a cui la società sembrerebbe tendere “matematicamente”.

Eppure, io credo ci sia anche un altro modo di fare impresa: credo sia possibile, fare impresa, e avere successo, seguendo una via bianca o, come piace dire a me, una via consapevole.

In qualsiasi caso di una cosa sono convinto: il modo di fare impresa che sceglierai passa dai modelli di riferimento che hai deciso di installare nel tuo Atteggiamento Imprenditoriale.

Sì perché, per quanto ho potuto sperimentare, la mente è molto precisa: ti porta naturalmente nella direzione verso la quale è stata programmata.

Dunque, oggi voglio condividere con te un paio di programmi mentali che ho imparato da un personaggio che non viene dal mondo dell’imprenditoria, e che tuttavia ho apprezzato in modo particolare.
Il personaggio è Tim Duncan: 2 volte MVP della lega NBA, 5 titoli NBA in carriera, e un capitale personale stimato in 150 milioni di dollari.

Duncan si è ritirato nel 2016, e ha tirato fuori questo discorso di congedo dove ha ringraziato tutti della sua carriera, ma soprattutto ha “svelato” alcuni dettagli del suo modello mentale: una parte a suo dire fondamentale per realizzare i risultati che ha realizzato.

Sì, perché anche intraprendere una carriera NBA come la sua è roba da Mente Imprenditoriale.

Queste in basso sono le frasi che Duncan ha pronunciato, durante la sua cerimonia di congedo:

“Vincere non è mai stato l’unico obiettivo, c’è sempre stato anche il RISPETTO del gioco e delle persone che mi hanno preceduto. Il senso è stato anche rappresentare un buono esempio per i giocatori futuri.”

Wow! Personalmente ho trovato questo passaggio del suo discorso davvero da pelle d’oca, perché sposta l’attenzione dal tuo singolo business all’ambiente in cui il tuo business opera.

Ne parlavano qualche giorno fa anche con il mio collega di mastermind Nicola Fiabane.

Si parlava di come, quando hai a che fare con certi tipi di business, non pensi più solo al tuo business, ma alla salute dell’intero mercato.

Lui, ad esempio, ha un business nel mondo della lead generation: ed è una delle aziende leader in quel mercato.

Per questo ormai non ragiona più solo pensando alla salute del suo business, ma alla salute dell’intero mercato.

È un po’ come un pescatore che anziché scegliere la pesca intensiva sceglie la pesca sostenibile, anche se guadagna un po’ meno nel breve, e anche se ci sono suoi colleghi che usano la pesca intensiva.

Nel mondo della formazione, dove gestisco la piattaforma di video corsi, è la stessa cosa.

In tutti i settori ci sono aziende che seguono una via fatta di falsi claim, di strategie predatorie e così via.

Così facendo però, per dirla alla Duncan, non rispettano il gioco.

Rendono il gioco un gioco dove non è piacevole giocare, un gioco che non è piacevole vedere per gli spettatori, e in più creano un costo sociale per tutti.

Dunque, il mio suggerimento è questo: costruisci prima il modello mentale di imprenditore che vuoi diventare.

Prendi spunto da diverse persone, anche in settori diversi: non serve siano tutti imprenditori, come nel caso di Duncan.

Puoi scegliere di fare impresa rispettando il gioco, ovvero tutelando il mercato nel suo complesso.

Puoi farlo rispettando le persone che ti hanno preceduto, ovvero le aziende che vi sono presenti, ma soprattutto puoi farlo, e questo è ciò che cerco di fare anch’io, cercando di rappresentare un buon esempio per i giocatori futuri.

E tu: che imprenditore vuoi diventare?