L’importanza del check intermedio RAPIDO per evitare disastri economici

Oggi ti racconto una storia di vita vissuta in azienda che forse può evitarti qualche casino: allora, un giorno lanciamo una promo in Corsi.it

La promo era di quelle più classiche: alcuni corsi sarebbero stati promossi con uno sconto per un periodo limitato.

Ora: c’è da dire, che nel periodo in cui l’abbiamo fatta quella promo, la situazione era veramente complessa: nel senso che, quella specifica promo, richiedeva tanto lavoro a livello tecnologico prima di essere visibile al pubblico.

Ma naturalmente pubblicare la promo era solo una tappa che portava al risultato: non era IL risultato.
Se la promo avesse funzionato o meno l’avrebbero detto solo i risultati in termini di vendite.

Ora: nel nostro caso la promo durava 4 giorni, per cui l’idea dello staff era di aspettare almeno il primo giorno, dopo il lancio, per fare un primo check, per capire come stava andando.

Questo apparentemente sembra logico: aspetti un tempo ragionevole in modo da collezionare un numero minimo di dati e poi trai le tue conclusioni.

Ma… ma l’esperienza mi ha insegnato che invece questo, nonostante sembri buon senso, non è il modo più efficiente di muoversi nella vita vera, quella di tutti i giorni.

Così, dopo nemmeno 2 ore dal lancio, mi metto io personalmente a fare una prima verifica dei risultati intermedi, quindi molto in anticipo rispetto a quanto pareva logico.

E guarda caso, mi accorgo subito che c’è qualcosa di strano: i numeri intermedi sono inferiori a quanto mi aspettassi, ma troppo inferiori.

Dunque, mentre attendo che i dati vengano confermati, comincio subito a fare un’analisi della campagna: comincio a chiedermi perché sia partita così sotto tono e soprattutto, comincio ad ipotizzare già delle eventuali contromisure.

Dopo qualche ora i primi dati negativi hanno le loro conferme: c’era veramente un problema di approccio.

Per fortuna, però, noi a quel punto eravamo già pronti.

Avevamo già iniziato a correggere il tiro con delle nuove creatività.

Ora, questo modo di fare, questo modo di agire velocemente, è un modo di fare che personalmente ho imparato nella mia attività di lead generation, quando mi sono trovato in certe situazioni ad avere campagne che ogni ora spendevano più di 500 euro di budget.

Capisci che in una situazione del genere rispondere velocemente vuol dire tantissimo, perché 4 ore di attesa sono circa 2000 euro di investimento.

E non posso dimenticare quella volta che, in seguito al lancio di una campagna, mi sono accorto solo dopo qualche ora che c’era un problema tecnico sul sito, e questo portò migliaia di euro praticamente bruciati.

Da allora ho imparato questo atteggiamento: check continui subito dopo che hai lanciato qualcosa di nuovo, numeri intermedi usati come “indicatori”, anche se con pochi dati, e contromisure immediate.

Ora, per dirla tutta, questo modo di fare ha un CONTRO, come quasi tutte le cose.

Infatti controllare troppo presto, se qualcosa non funziona, può portarti a trarre conclusioni sbagliate, o magari metterti troppa pressione addosso, quando magari non ce ne sarebbe bisogno.

Dunque anche qui, come in ogni cosa, va trovato l’equilibrio.

Tuttavia posso dirti una cosa: nella mia carriera forse è successo un paio di volte di essermi pentito per aver agito troppo presto, facendo più casini di quanti non ne volessi risolvere.

Ma tutte le altre volte mi sono pentito per aver agito troppo tardi.

Riflettici anche tu.