Cosa è veramente il sovraccarico cognitivo e come sconfiggerlo?

 

Il sovraccarico cognitivo, detto anche overflow o information overload, è quando il tuo cervello sta per esplodere.

Naturalmente dovete scusarmi sempre per queste nerdaggini che girano nel mio ufficio, ma overflow in buona sostanza è semplicemente l’eccesso di cose da fare.

In effetti, soprattutto, se sei un free lance o se sei il responsabile di un team, beh questo eccesso di cose da fare sarà un po’ all’ordine del giorno.

Perché di solito la soluzione è questa: tu sei lì che hai già un casino di roba da fare di tuo e cosa succede? Che se ne aggiungono altre.

È sempre così, soprattutto quando gestisci un po’ di persone.

E allora arrivano i peggio sintomi che si siano mai visti, come ad esempio, questa sensazione di sentirti sopraffatto, questa sensazione che tutto intorno a te si stia autodistruggendo perché tu non riesci a starci dietro, magari avverti anche quel leggero mal di testa o quel leggero senso di pressione, non so se hai presente.

Ecco, ma la cosa più importante è che in quei momenti perdi di lucidità, cioè diventi inefficiente.

Quindi, proprio in quei casi lì, ti serve una procedura speciale, una procedura antioverflow per evitare il sovraccarico cognitivo.

Noi ce l’abbiamo in ufficio e mi è capitato di usarla proprio qualche tempo fa, quando stavo tornando dall’estero.

Ero lì bello bello in macchina, tornavo da una riunione e mi chiama Giuseppe, il mio pm che mi dice: “Giulio! Sono di nuovo in overflow.”

Giuseppe era in un momento super incasinato, stava costruendo un nuovo business, era sotto organico e si trovava in mezzo al delirio più totale e quando ha detto overflow, beh io mi sono fermato
immediatamente, ho proprio fermato l’automobile, anche perché overflow per noi è una parola chiave.

Mi sono fermato e gli ho subito mandato l’sms con la nostra procedura anti overflow, la procedura che adesso ti racconto in modo un po’ discorsivo.

Allora, sostanzialmente funziona in questo modo:

1) Per prima cosa blocchi tutto e nel caso di Giuseppe gli ho detto: “vai in ufficio da me, ovvero togliti dall’ambiente dove sei.”

Perché gli ho suggerito questo?

Perché quando ti trovi soverchiato dalle cose, la prima cosa che devi fare è fermarti, e questo veramente ti aiuta a calmare la mente.

2) Seconda cosa: prendi carta e penna, importante è che sia carta e penna e non cose elettroniche, e metti a terra.

Io chiamo “mettere a terra” quel processo per il quale scrivi su carta tutte le cose che devi fare e che ti stanno creando la sensazione di overflow.

Fatto questo, come terzo punto: guardi la tua lista di cose da fare, tra l’altro già a questo punto ti sentirai molto più tranquillo, e semplicemente ordini per priorità, cioè sposti sopra quello che va fatto per primo.

A quel punto hai quasi fatto e basta concentrarti sulla prima e finalmente agire, farla, portarla a termine.

Beh, ti accorgerai da solo, facendo così, che da quel momento in poi passerai da un casino mostruoso che era ingestibile solo qualche istante prima ad un altro casino mostruoso, che non è cambiato di una virgola.

Ma questa volta un casino mostruoso che saprai gestire.