L’importanza di vivere nel presente anche quando vorresti pensare solo al business

 

Qualche settimana fa mi trovavo a cena con un mio amico e mentore, l’ing. Fabio Rossello, il quale mi mi fatto comprendere l’importanza di vivere nel presente anche quando la mia mente vorrebbe pensare ad altro.

Fabio è un imprenditore che fattura qualche centinaia di milione di euro all’anno, così, centinaia più centinaia meno.

Ma ci rendiamo subito conto in quella cena che non eravamo solo io e lui.

In realtà eravamo in tre: io, lui e la situazione di business a cui stavamo lavorando insieme da ormai diverse settimane.

Ora: era evidente quella sera che la situazione aleggiava ancora nell’aria, soprattutto intorno alla mia testa.

A quel punto lui mi ferma e mi dice più o meno così: “Giulio, permettimi un consiglio: non è più il momento di avere la testa lì adesso. Cambia modalità, pensa a vivere bene questo momento nel presente.”

Wow, da uno come lui, uno di quelli con la fama di essere “sempre sul pezzo”, una frase così mi spiazza un attimo.

Voglio dire: so bene che la maggior parte dei pensieri che ti creano disagio emotivo riguardano il passato o il futuro.

Non a caso per il buddismo esiste solo il famoso “qui e ora”, quella dimensione dove sei connesso con tutto ciò che ti circonda, ma tutto questo “vivi qui e ora” personalmente, nel mondo del business, non sono mai riuscito ad applicarlo con soddisfazione.

Anzi: nella mia esperienza ho sempre notato l’esatto opposto.

Cioè nel business, almeno da quanto ho potuto constatare io, è molto più efficiente che la tua mente sia sempre sul FUTURO.

Raramente sul passato, e appena “il giusto” sul presente.

Dunque, dopo aver fatto un po’ di esperimenti su di me, avevo bocciato il concetto di “qui e ora” nel business… e già che c’ero l’avevo bocciato in generale.

Mi dicevo: sì, andrà anche bene per Buddha, che ricordo però essere figlio di un Re, non un imprenditore, ma non mi sembra vada così bene se fai impresa, né mi sembra vada bene nel mondo di oggi, dove hai a che fare con bollette, scadenze e così via.

A questo punto, però, Fabio mi fa riflettere su una cosa che sembra scontata, ma nella vita vera non lo è affatto.

In pratica il discorso è questo: è vero che nel business DEVI avere l’occhio nel futuro, ma è anche vero che spesso è POCO EFFICIENTE riportare le regole del business così come sono, nella tua vita privata.

Anzi: una buona mente imprenditoriale sa che si deve attivare e disattivare a seconda dei contesti in cui si trova.

Insomma: è un po’ come se ci fossero due mondi distinti.

Da un parte il business, dove ci sono delle regole, occorre una mente imprenditoriale sempre vigile, proiettata al futuro, focalizzata sul notare cosa non funziona, senza emozioni, e con un sacco di caratteristiche che poi sono quelle che puoi scoprire nei miei articoli.

E dall’altra parte una mente che sia in grado di comportarsi in modo quasi diametralmente opposto: concentrata sul presente, focalizzata su cosa funziona, più attenta alle emozioni, e così via.

Insomma: poiché la vita di un imprenditore è fatta di momenti molto distinti tra loro, è importante che tu impari a configurare la tua mente secondo le due modalità diverse.

Un po’ come fossero 2 mappature diverse di un motore.

Ora, detto tra noi: non è per niente facile avere la doppia configurazione e soprattutto avere la consapevolezza di fare lo switch al momento giusto così da vivere nel presente in modo adeguato.

Ma anche qui è come tutto il resto: se ti alleni in modo consapevole, pian piano migliori sempre di più, e puoi ottenere il meglio dai due mondi.