In questo articolo ti illustrerò un piano operativo davvero concreto per realizzarsi sul lavoro, quindi apri bene gli occhi e continua a leggere!
Allora, ipotizziamo che tu voglia buttarti in un nuovo progetto imprenditoriale.
O cambiare lavoro, o aprire una nuova linea di business o quello che vuoi tu.
Il problema è che naturalmente in questo momento non sei lì che ti gratti le palle, ma sei già probabilmente full di robe da fare.
Dunque, come se ne esce?
Beh, questa è una cosa che conoscono bene, perché ci sono passato anch’io più volte.
La prima volta avevo 23 anni, un figlio, un lavoro e l’università da finire.
E ciò nonostante riuscivo a perdere tempo a giocare con i videogiochi, robe da matti.
Comunque in quel periodo mi sono messo in testa di fare l’imprenditore.
Così ho dovuto studiare una “exit strategy” dal mio lavoro attuale, e contemporaneamente lavorare al nuovo progetto.
Allora, oggi ti dò qualche consiglio su come realizzarsi sul lavoro basandomi su quell’esperienza: tu prova a mettere questa procedura in 3 passi nella tua mentalità imprenditoriale, e vedi un po’ cosa succede.
Allora: la prima cosa da fare, per uscire dal tuo empasse, è questa: “vivo o morto”, devi tirare fuori UN’ORA MINIMO al giorno (tutti i giorni, e guarda che questo è molto importante, il perché magari te lo spiego in un prossimo articolo), un’ora al giorno, tutti i giorni, dove ti dedichi a questo progetto nuovo, qualsiasi esso sia.
Quindi, il tuo PRIMISSIMO obiettivo adesso è questo.
Occorre trovare un’ora di tempo DEDICATO al giorno.
Ti giro qui il modo più “scemo”, ma anche il più immediato per ottenere questo risultato, il modo è questo: per quanto tu ti alzi presto oggi… beh alzati un’ora prima.
Ma non in modo folle per poi essere rimbambito tutto il giorno.
No, eventualmente vai a letto un’ora prima, ma alzati un’ora prima di quanto fai oggi.
Solitamente, lo sappiamo tutti e due, in quasi tutte le famiglie è così, la sera si cazzeggia, dunque l’ora di andare a letto è la cosa su cui più di tutto hai una certa flessibilità.
Così, se vai a letto un’ora prima non sarà così difficile svegliarti un’ora prima, e quell’ora guadagnata la mattina sarà l’elemento chiave numero 1 per rendere reale la tua nuova attività.
Ecco, questa era la prima cosa.
Seconda cosa: in quell’ora che ti sei ritagliato la mattina, stai ultra focalizzato sul tuo progetto futuro.
Non chiederti se andrà bene o male (leggi questo articolo), fregatene di tutto e tutti.
Non guardare le email se non per roba strettamente collegata al tuo lavoro, né il cellulare.
VIETATO facebook, a meno che non sia pertinente.
Sii disciplinato, mi raccomando.
Terza cosa: nelle 5-6 ore settimanali che hai tirato fuori in questo modo, non puoi agire a caso, devi agire con strategia.
A seconda del punto in cui ti trovi devi scegliere un mix tra formazione e azione.
No azione senza formazione, ma no formazione senza azione.
Scegli il tuo mix, ma nell’intera settimana ricorda che l’azione non dovrebbe mai essere inferiore al 50% del totale.
Cioè, come MINIMO 3 ore su 6 alla settimana devi AGIRE nella direzione di creare veramente qualcosa.
Ovviamente “fare veramente qualcosa” vuol dire fare, vuol dire sporcarsi le mani.
Ad esempio: registrare il dominio web, girare lo script del tuo video, cose del genere.
Insomma: roba CONCRETA.
Non vale “guardare le email”.
Non vale neanche leggere libri.
Alla fine di un ciclo di 2-3 ore settimanali devi avere roba “tangibile” in mano, se no vuol dire che non hai fatto niente.
Ecco: queste sono le prime 3 strategie “di base” per impostare il tuo atteggiamento imprenditoriale in una nuova direzione.
Sperimentate in prima persona, con me hanno funzionato… prova anche tu e fammi sapere.