Come prendere la giusta direzione quando sei di fronte a scelte difficili?

Capita a tutti di trovarsi, prima o poi, di fronte a delle scelte difficili che dobbiamo prendere.

È accaduto a mio figlio e voglio raccontarti la sua storia, perché è un modo semplice per spiegarti come si può prendere la giusta scelta in un momento delicato.

Qualche settimana fa arrivo a casa dall’ufficio e trovo mio figlio in lacrime.

Mi dice: “papà, ho una zecca attaccata alla gamba.”

“Sì però voglio andare a break dance lo stesso papà”

(eh sì, perché devi sapere che mio figlio è un ottimo ballerino di break dance ci tiene tantissimo, e la lezione in quel caso iniziava tra pochi minuti)

Così a quel punto gli dico “senti caro, forse è meglio che andiamo all’ospedale a farcela togliere sta zecca: sai com’è, magari poi ti muovi mentre fai lezione, rischi che si stacchi la testa della zecca e che ti rimanga nella gamba, e dopo da lì partono duemila casini.”

A quel punto lui scoppia in lacrime: per lui andare a quella lezione è veramente importantissimo, e l’idea di perderla per una cosa così lo faceva proprio star male: ”No non voglio andare al pronto soccorso. E poi perché sta cavolo di zecca doveva venire a rompere le scatole proprio a me?”

A quel punto mi scatta l’embolo del pensare da imprenditore, e cerco di offrirgli un modo più consapevole di vedere la cosa.

Gli dico: “senti un po’, a questo punto sei in una situazione in cui non avresti voluto trovarti, questo è chiaro. Ma ormai ci sei: dunque non ha senso che stai lì nemmeno 1 secondo a chiederti che cosa ti ha portato qui tanto ormai questa domanda non ti porta da nessuna parte. Cioè può esser utile in generale per cercare di evitare di ricadere nello stesso errore, ma in questo momento nell’emergenza di questa decisione, non aggiunge nessun valore. Sei d’accordo no?”

E lui, più rassegnato che convinto mi fa: “sì papà”.

Ma in realtà ha pensato: rompipalle questo oh!

Allora, gli faccio io: “cosa può succedere se oggi vai a break dance?”

“Beh succede che faccio la lezione!”

“Si, ho capito. E poi?”

“E poi rischio che la zecca mi rimanga attaccata alla gamba”

“Ecco appunto, e quindi cosa succede poi?”

“Eh niente, che poi mi fanno una incisione al pronto soccorso e…”

(ovviamente lo stavo un po’ guidando nelle risposte, mi sembra giusto, da buon papà)

“Esatto anche l’incisione, e invece l’altra opzione qual è?”

“Dall’altra parte vado al pronto soccorso, rimuovono la zecca senza incisioni, ma cavolo PERDO LA BREAK DANCE!! E poi dai, mica è detto che la testa della zecca rimanga nella gamba, e che cavolo… che SFIGA!”

“È vero, hai ragione, potrebbe anche non succedere, però senti: ora che sono chiari i 2 scenari, fai così: scegli in modo consapevole, cioè sei pronto ad accettare l’ipotesi di poter subire un mini intervento al pronto soccorso perché magari, andando a “break” la testa della zecca rimane incastrata nella gamba che vuol dire una convalescenza di una settimana (che equivale a 2 lezioni di break dance), e tutto sull’altare di non perdere 1 sola lezione? Ecco, se accadesse questo, ti sentiresti a posto con te stesso? Oppure sei più a posto a fare una scelta preventiva: limitare il rischio ad una sola lezione persa anziché 2?”

Beh a quel punto mio figlio si è calmato un attimo, il focus non era più su “che sfiga la zecca”, ma “cosa è meglio fare in questo istante.”

Risultato: sceglie la via preventiva.

Ora cosa ci insegna questa storia?

Beh, ci insegna che quando ti trovi in un casino dove non vorresti essere e devi quindi prendere delle scelte difficili:

1) Fregatene del passato: non esiste più. Dedica l’energia che usi a pensare a “che sfiga ho avuto”, a scegliere invece la cosa giusta per il futuro.

2) Immagina come ti senti a percorrere le ipotesi più probabili. Pensa a come, guardandoti indietro, staresti con te stesso dopo aver preso i vari scenari. E sii pronto ad accettare le conseguenze delle tue scelte.

3) (e questa è la cosa più importante) quando vai nei boschi, ricorda: solo pantaloni lunghi! 🙂